top of page

Cara Giorgia, Capitolo 1:Presentazioni


Non era lei quella che quasi 1 anno fa si definiva donna, madre, italiana e non da ultimo cristiana?


° Anche io sono una donna, e fin qui tutto bene.


° Non ho figli quindi non posso entrare in merito ai metodi educativi, ma mi permetto solo di essere preoccupata per l’educazione che sua figlia Ginevra sta ricevendo. Anzi, sono preoccupata più per l’aria che questa bambina respira in casa, mentre gioca in salotto con i discorsi di mamma Giorgia in sottofondo. Una vita con amichetti tutti dello stesso colore, meglio ancora se ricchi, credo. Scorgerà bambini neri solo in lontananza al parco oppure sui cartelloni di Medici senza Frontiere. Queste sono supposizioni, potrei anche sbagliarmi. Giorgia, fammi sapere.


° Sono anche italiana…abbiamo già 2 cose in comune!

Un milione e 340 mila di residenti sono italiani come noi. Sono i naturalizzati, ovvero gli stranieri che hanno acquisito la cittadinanza. Se consideriamo che il 56.3% di loro sono donne, 754420 persone sono come me e te, Giorgia, donne e italiane.

La maggior parte di loro sono di origine marocchina e albanese. Gli ultimi un po’ si confondono, non te ne accorgi subito. Poi dicono una parola con quella ‘r’ dolce e così li smascheri!

Con le donne di origine marocchina il gioco è più facile, lo scopri prima che si presentino. Un po’ dal colorito caffelatte (che spero non sia un insulto, perché è proprio la tonalità azzeccata), un po’ perché ahimè (sulla carta) son tutti musulmani e quindi stimiamo a caso che almeno la metà porti il velo. Saranno anche italiane, ma magari abbiamo la fortuna che i loro mariti le tengano in casa a cucinare.


° Rimaniamo sul tema religione che è anche il tuo ultimo aggettivo: donna, madre italiana e cristiana.

Immaginare che il 99% dei marocchini preghi ogni venerdì è un po’ come dire che il 66% degli italiani affolla le chiese cattoliche la domenica alle 10, il sabato alle 18 se si parla di donne-italiane-cristiane over 65 (probabilmente anche madri).

Io faccio parte di quel 66%, ma ti confesso che non so se mi definirei cristiana. Non so in cosa credo, quanto ci credo ma soprattutto mi arrovello cercando di capire perché credo in quel che credo. È una storia lunga, ancora in cantiere. Per cui la cosa più saggia da fare e tirare il nastro bianco e rosso di lavori in corso e risentirci una volta posate le fondamenta.

Posso dirti però tu ti sei persa qualcosina. Qualche giorno prima del tuo twitt, “l’Amministratore delegato” della Cattolic.inc la pensava in modo un po’ diverso.

Quindi, Giorgia, o ti candidi per il suo posto – ma mi spiace dirtelo, essendo donna under 70 non prenderanno in considerazione il tuo cv-, oppure ti fai venire in mente qualcos’altro da sbandierare come baluardo.



Penso che qualunque fede si scelga (la scienza, il denaro, l’amore per il prossimo, la razionalità), questa dovrebbe spingerci ad essere migliori, ad aprici, non a mandare a fondo gli altri, in modo figurato, ma nemmeno così tanto.





Sources:

Testo unico dei doveri del giornalista: TESTO-UNICO-DEI-DOVERI-DEL-GIORNALISTA.pdf

Italia: wikipedia.org (scusate, ma ero stanca di cercare qualcosa di serio)



1 visualizzazione

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page