Esiste una correlazione molto stretta nella cultura e nella lingua greca antica tra la facoltà di vedere e la capacità di conoscere, molto più di quanto non avvenga per le altre sfere sensoriali.

Il verbo vedere è quello che ha come risultato “il conoscere”. Infatti nella sua forma perfetta, letteralmente “ho visto", significa “conosco".

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Io voglio impegnarmi a "vedere" meglio.

Voglio aprire le finestre per far entrare la luce oltre il vetro colorato;

annusare la polvere che ho dimenticato sotto il tappeto;

stappare i vasetti dimenticati sui ripiani dei ricordi e guardarci dentro;

affondare il cucchiaio nelle minestre preconfezionate che mi consegnano a domicilio per sentire che sapore hanno, prima di dire che non mi piace.

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Vuoi un cucchiaio anche tu?